NET “Neoplasie Neuroendocrine: l’arte di rinnovarsi con la ricerca” – Hotel Baglioni, Firenze 18-19 Febbraio 2016
L’evento “Neoplasie Neuroendocrine: l’arte di rinnovarsi con la ricerca”, patrocinato I.T.M.O., si inserisce in un contesto di incontri nell’ambito delle neoplasie rare. Avrà l’obiettivo di ripercorrere i vari segmenti del percorso multidisciplinare nell’ambito delle NENs, dall’evidenza all’esperienza clinica, esplorando le principali novità e soffermandosi sui quesiti ancora aperti.
La patologia neuroendocrina è notoriamente in aumento numerico, dovuto in parte a cause genetiche ed in parte a fattori ambientali; tra questi, hanno un ruolo importante i cibi e le bevande.
La classificazione istologica è in evoluzione sia per le forme toraciche che per quelle addominali. È ben noto come i percorsi terapeutici siano aiutati e supportati dall’istologia; ne deriva un beneficio per l’attività clinica.
Gli orientamenti per la definizione dello stadio sono stati perfezionati e permettono un miglior inquadramento. L’apporto informativo della radiologia, della medicina nucleare e dell’endoscopia, favoriscono un più utile sequenziamento delle risorse terapeutiche.
La chirurgia dei neuroendocrini ha avuto una rivoluzione copernicana. È infatti vantaggioso per il paziente e per il medico, l’aumento delle indicazioni alla chirurgia mini invasiva.
In passato la chirurgia era solo il primo tempo terapeutico, ora, si sono allargate le indicazioni e spesso il Chirurgo è chiamato ad intervenire dopo i trattamenti farmacologici, radiometabolici o locali.
I percorsi terapeutici sono migliorati e portano o alla guarigione o alla cronicizzazione e alla lunga sopravvivenza.
I tempi mutano ed oggi, tutti, siamo più consci che i diritti dei pazienti vanno tutelati. L’ammalato, che è il nostro datore di lavoro, ha bisogni e necessità vecchie e nuove in ambito famigliare, lavorativo e sociale.
Dobbiamo operare per lo sviluppo scientifico, ma anche per la tutela della qualità della vita del paziente e della famiglia.